Le donazioni in vita dell’anziano: i regali alla badante

Le donazioni in vita dell’anziano: i regali alla badante

La donazione da una persona anziana alla badante, se non di modico valore, può essere contestata al fine di ottenerne la restituzione

Dopo il decesso di una persona cara è possibile venire in possesso di informazioni afferenti al suoi conti correnti.

Un’attenta analisi dei predetti conti può far emergere che il de cuius, durante la propria vita, ha effettuato una donazione alla badante di una considerevole somma di denaro per il tramite di un bonifico bancario o assegno.

Spesso la circostanza accade a seguito di una condizione di vecchiaia e malattia psicofisica, che porta nell’anziano una compromissione della lucida facoltà di discernimento.

La donazione alla badante, se non di modico valore, eseguita da una persona anziana può essere contestata al fine di ottenerne la restituzione.

La soluzione più semplice, spiegano gli Avvocati Alessandra Giordano ed Elena Laura Bini, “può essere quella di invocarne la nullità per mancanza della forma solenne dell’atto pubblico, ai sensi dell’art. 782 Cod. Civ”.

Se si è in presenza di una donazione effettuata con atto pubblico dall’anziano, quest’ultima può essere comunque messa in discussione.

Gli Avvocati precisano, infatti, che “se la donazione è lesiva della quota dei legittimari può esperirsi comunque azione di riduzione, che può essere avanzata contro chiunque, non solo quindi nei confronti di coeredi”.

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