Mantenimento figli e cassa integrazione: il genitore deve sempre provare la riduzione del reddito

Mantenimento figli e cassa integrazione: il genitore deve sempre provare la riduzione del reddito

Cosa succede al mantenimento se il genitore va in cassa integrazione? La risposta degli avvocati dello Studio Legale Lambrate

Come è noto, i genitori hanno l’obbligo di mantenere i figli minori e/o maggiorenni non autosufficienti.

Per quanto attiene all’importo dell’assegno da riconoscere a titolo di mantenimento verso i figli, questo viene calcolato tenendo conto dello dell’esigenza di vita dei figli, nonché della capacità economica del genitore a ciò obbligato. Tanto, al fine di ricostruire un equilibrio economico nel nuovo assetto familiare.

In caso di successiva significativa modifica del predetto equilibrio è possibile ottenere una modifica del provvedimento giudiziale che ha stabilito la misura dell’assegno.

Se, dunque, il genitore obbligato a versare il mantenimento viene collocato nella Cassa integrazione, quest’ultimo potrà ricorrere al Tribunale per richiedere una modifica del provvedimento anzidetto.

Sul punto, però, la recentissima pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, sez. I, ordinanza n. 36800/202, ha precisato che una modifica della condizione lavorativa (nella specie la cassa integrazione) non comporta automaticamente una significativa riduzione dei suoi redditi. Il genitore che richiede una modifica, infatti, deve fornire la prova del peggioramento delle condizioni reddituali allegando le buste paga percepite in costanza del primo provvedimento e le successive.

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