La Milano-Torino parte da Rho

La Milano-Torino parte da Rho

La corsa più antica del mondo chiama all’appello i velocisti in quanto non presenta particolari difficoltà altimetriche

La 104^ edizione della MILANO-TORINO, la corsa più antica del mondo, è stata presentata nel capoluogo piemontese: partirà da Rho il 15 marzo, un percorso adatto alle ruote veloci. Sono 192 i km in programma fino a Orbassano.
Il percorso, come l’anno scorso nell’edizione vinta da Mark Cavendish, chiama all’appello i velocisti in quanto non presenta particolari difficoltà altimetriche. Diciassette i team al via di cui 10 saranno World Tour.

Ci mancava, ci voleva. La Milano-Torino è un classico sportivo senza tempo che unisce due regioni vicine sotto il profilo culturale, Lombardia e Piemonte sono legate dalla passione per il ciclismo che qui da noi ha una terra d’elezione e può vantare una grande tradizione di atleti e appassionati. Essere nuovamente al centro di un grande evento sportivo di questo tipo è per noi un onore e un’opportunità. Ringrazio i due Comuni che si sono messi in gioco: bravi amministratori organizzano grandi eventi. Ciclismo è sudore, fatica e braccia al cielo quando si arriva in volata: questo è vero sport.

Fabrizio Ricca, Assessore allo Sport della Regione Piemonte.

Ci aspettiamo tanto calore sulle strade e siamo sicuri che vivremo una grande giornata di ciclismo. Abbiamo partenza e arrivo inediti, mai stati prima a Rho e Orbassano. Il percorso non ha salite complicate, anche se i giri a Superga impegnano le gambe. Amiamo l’idea di mostrare nuovi territori, perché il percorso offre occasioni per far risaltare tutto l’indotto.

Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport.

Per la nostra Città si tratta di un’occasione da non perdere per prendere parte a un evento di rilevanza internazionale, un momento di sport di alto livello e forti emozioni. Orbassano è una Città da sempre legata allo sport: basti pensare alla nomina a Città Europea dello Sport nel 2016.

Cinzia Maria Bosso, Sindaco di Orbassano.

Per un anno intero ho fatto da stalker a RCS e quello in cui abbiamo ricevuto la chiamata credo sia stato uno dei giorni più felici del mio assessorato. Rho ha una forte tradizione ciclistica, abbiamo una delle piste più belle d’Italia mantenuta dalla Biringhello e abbiamo tanti appassionati. Ospitare una gara così antica è un onore un insegnamento per i giovani: in un mondo in cui si vuole tutto e subito, dove si cerca qualcosa di sempre più facile, amare il ciclismo che è fatica, che non è gesto singolo da copertina ma richiede sacrificio e lavoro di squadra, rappresenta un importante insegnamento. Questo è davvero sport, bisogna essere quasi eroi per amare uno sport così difficile. Portare a Rho questa corsa così antica e importante, che ha solo tanto da insegnare, è un gesto controcorrente e rappresenta per noi un momento importante, che si colloca in una solida tradizione locale di passione per il ciclismo. Le nostre società sportive di settore stanno vivendo settimane di grande fermento in attesa della partenza del 15 marzo. Rho ama il ciclismo e lo dimostrerà ancora una volta, con l’entusiasmo di diverse generazioni, dai più piccoli ai più anziani. Ospitare per la prima volta una gara di questa portata non è però un traguardo ma una partenza e ci impegneremo per mantenere un profilo alto in ambito sportivo.

Alessandra Borghetti, Assessore allo Sport del Comune di Rho.

Siamo contenti di ospitare la più antica corsa ciclistica. Rho si conferma città dello sport, un centro sempre più in grado di accogliere importanti eventi sovralocali. La forte tradizione ciclistica locale affonda le sue radici in anni lontani. Le società ciclistiche hanno sfornato, nel corso del tempo, campioni di notevole rilievo, giunti a vincere titoli di portata mondiale, mentre animano attività quotidiane per i nostri ragazzi che crescono con una notevole passione per le due ruote.

Andrea Orlandi, Sindaco di Rho.

In primo piano