Il consiglio di amministrazione di Bcc Lodi ha approvato il risultato economico 2022 e le consistenze patrimoniali segnaletiche per la trasmissione agli Organi di vigilanza nazionale ed europea. Le consistenze patrimoniali definiscono il miglior livello di solidità patrimoniale di sempre, rappresentato da un coefficiente di CET1 (Core Equity Tier One) pari al 25,76% di massima tutela sia per il risparmio affidato alla nostra longeva cooperativa di credito che per l’affidabilità del nostro operato sul territorio.
I volumi di intermediazione:
- anche per il 2022 la raccolta complessiva, indicatore ineccepibile della fiducia riposta nella nostra BCC dai propri clienti e soci, ha messo a segno un eccezionale +10,18% che si confronta con il +14,74% dell’annata precedente e con i rigori dei corsi di un mercato che ha pesantemente risentito delle prospettive di rialzo dei tassi di interesse; ragguardevole è risultata essere la crescita registrata sul comparto della raccolta indiretta di matrice assicurativa e gestita, aumentata del 19% (solo il dato di matrice assicurativa evidenzia un +41%) con ottima performance registrata dalle gestioni patrimoniali di capogruppo, vero tratto caratteristico, per performances e controllo del rischio, della nostra struttura di offerta in punto specifico. La raccolta indiretta di BCC Lodi ha raggiunto il 53% della raccolta diretta.
- Lo stock dei crediti erogati a supporto delle economie locali nel contesto pandemico generale ha segnato una crescita netta del 7,19%;
- La BCC vanta oggi un equilibrato 77% di rapporto tra impieghi e depositi, inalterato rispetto all’anno precedente in ragione di una cresita bilanciata sia di impieghi che di depositi. In ragione di una prudentissima politica di svalutazione del Portafoglio crediti il comparto del credito in bonis risulta svalutato per l’1,61%.
La crescita delle relazioni
Bcc Lodi nel corso del 2022 – nonostante le limitazioni conseguenti al contesto pandemico- non ha mai registrato la chiusura al pubblico di nessuno dei propri sportelli per nessuna giornata lavorativa; la disponibilità mostrata dalla compagine dei dipendenti è stata ricompensata dalla rilevante e perdurante crescita record del 8,1% registrata dal numero dei rapporti di conto corrente.
Il totale delle transazioni bancarie processate nel 2022 da BCCL è risultato in crescita del 12,76%; d’altro canto è proseguito -anche nel corso del 2022 e nonostante il nostro modello di business di taglio spiccatamente relazionale- l’incremento della quota di transazioni disposta dal canale telematico: esse si sono attestate al 64,8% (erano al 61,3% l’ano precedente) del totale esaminato, in incremento di 18 punti percentuali rispetto al dato omologo registrato nel 2019, ultimo anno di operatività ordinaria prima del contesto pandemico.
Il servizio di credito al territorio
Nel corso del 2022, anche per effetto della progressiva rimodulazione delle facilitazioni concesse dai decreti governativi, la numerosità delle pratiche di fido esaminate è risultata in diminuzione dell’8% rispetto all’omologo dato del 2021: ciò è stato causato biunivocamente sia dell’esaurimento delle forme di finanziamento per liquidità immediata fino a 30 mila euro (ex 25 mila euro) che si avvantaggiavano di una garanzia statale integrale che dalla stasi operativa subentrata sul finire dell’anno conseguentemente alle recrudescenze inflazionistiche ed all’annunciato rialzo dei tassi di mercato; il montante degli affidamenti complessivamente esaminati è stato comunque di oltre 79 milioni.
Presso i nostri 12 sportelli commerciali sono stati erogati complessivamente 251 mutui per circa 35,5 milioni di euro di nozionale creditizio; di essi le erogazioni a favore di soggetti privati hanno sommato un nozionale complessivo di circa 16,4 milioni di euro. I soli mutui finalizzati all’acquisto della prima casa di abitazione hanno rappresentato un controvalore complessivo di oltre 12 milioni di euro; la quasi totalità degli stessi è stata facilitata dalla garanzia pubblica gratuita del Fondo Prima Casa gestito da CONSAP, prevalentemente nella misura del 50% dell’importo erogato di ciascun mutuo; in taluni casi, ricorrendone i presupposti (età < 36 anni, ISEE < 40k e importo finanziato > 80%), la garanzia è arrivata anche all’80% dell’erogato.
Quanto al sostegno alle difficoltà congiunturali di famiglie ed imprese locali, riportiamo di aver concesso moratorie a valere su finanziamenti per un debito residuo di circa 2,6 milioni di euro.
Relativamente alla concessione di nuovi finanziamenti alle PMI ed ai professionisti, BCC Lodi anche nel corso del 2022 ha saputo far tesoro -e così capitalizzare al servizio del territorio- della pluralità di misure specifiche di sostegno pubblico a favore delle imprese colpite dalle restrizioni economiche imposte dalle misure di contenimento della pandemia sanitaria da Covid-19. Sono stati perfezionati nel periodo pandemico 654 finanziamenti con garanzia pubblica per un nozionale di oltre 64,7 milioni di euro. In punto specifico sottolineiamo, anche a dispetto delle nostre quote di mercato, come sia stato più che mai rilevante il contributo di sostegno dato dalla nostra banca mutualistica di comunità al fine di trasferire, e così rendere disponibili a famiglie, imprese e professionisti, le misure previste dal Parlamento per mitigare l’impatto dell’emergenza sanitaria sull’economia reale.
Il territorio di competenza
Il perimetro del territorio di competenza non è variato nel corso del 2022: esso comprende 63 Comuni, erano 36 a fine 2018. Stiamo guardando con molta attenzione sia alla piazza di Crema che alla città metropolitana di Milano, territori già oggi ricompresi nella nostra zona di operatività consentita.
La base sociale
Al 31 Dicembre 2022 i soci di Bcc Lodi erano 3.361 (in crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente).
La solidità patrimoniale
Con l’espressione più alta di sempre per i propri indicatori di solidità patrimoniale (Tier 1 ratio e Total Capital Ratio attestatisi al 25,76%) Bcc Lodi si conferma, anche a fine 2022, come una delle banche più solide della propria zona di operatività e nelle posizioni di privilegio dell’intera categoria lombarda.
Lo stock dei cosiddetti NPL (Non Performing Loans)
Senza mai chiudere nessuna annata con alcun risultato negativo e nonostante i rigori della congiuntura pandemica BCCL, nel corso del 2022, ha visto ulteriormente ridursi il già modesto stock del credito ammalorato che si è assestato al 3,52% del monte crediti erogati lordi ed all’ 1,03% su base cosiddetta netta; BCCL presenta quindi assetti tecnici e patrimoniali già pienamente all’altezza delle sfide di tenuta che il contesto pandemico proporrà per il futuro; concorrono a questa determinazione:
- l’azzeramento dello stock delle sofferenze nette in ragione di una massa che, alla chiusura del 2022, assommava all0 0,94% del credito lordo
- il raggruppamento delle posizioni cosiddette UTP (unlikely to pay o inadempienti probabili) pari al 2,47% del credito lordo, svalutate al 66,14%
- il coacervo degli scaduti (past due), cartina di tornasole del rigore utilizzato nella valutazione del portafoglio complessivo, pari allo 0,11% del credito lordo, svalutati al 25,78%
Rispetto all’esercizio scorso la prudenza di gestione che da sempre ci contraddistingue ci ha indotto ad aumentare i coverages complessivi del totale stock NPL di 4 punti percentuali, per arrivare oltre il 72,5% di copertura.
La redditività e l’attività sociale
Il 2022 si chiude con un utile netto di oltre 5,4 milioni di euro, espressione di un ROA (Return on Asset) dello 1,15%, triplicato rispetto all’ultimo esercizio; il ROE (Return on Equity) si è attestato al 16,21% (7,57% lo scorso anno); in ragione della redditività registrata il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima assemblea di maggio la distribuzione di un dividendo del 5% lordo.
I numeri che compongono la redditività della BCC
Le ricadute numeriche della prudenza applicata dal Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca nella svalutazione vincolante del portafoglio crediti (in ragione della stima delle possibili ricadute di rischio legate ad un contesto pandemico che dovrà anche assorbire i rigori di una congiuntura geopolitica che presenta importanti recrudescenze inflazionistiche ed un conflitto bellico in atto) non hanno intaccato oltre misura la redditività di BCC Lodi assestatasi ad un livello mai sperimentato in precedenza; ciò quindi nonostante le conseguenti rilevantissime svalutazioni messe a terra nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. Presentiamo un utile netto di 5,415 milioni di euro: il valore risulta incrementale del 125% rispetto all’omologo dato relativo al 2021 e superiore del 35% rispetto alla pianificazione che ci eravamo imposti.
Il risultato economico 2022 evidenzia l’accostamento di interessanti evidenze andamentali per gli aggregati più rilevanti della gestione caratteristica ma registra anche un pesante impatto di costo legato al contesto inflazionistico sia per le forniture locali che per quelle imposte dall’appartenenza ad un Gruppo Bancario Cooperativo ed ad un contesto Bancario Europeo che, in sintesi, ha tolto più di quanto non abbia dato:
- Il margine di interesse, anno su anno, cresce del 36,61% in ragione del duplice incremento del 41,78% degli interessi attivi e del 67,38% degli interessi passivi; pesa, sul versante degli interessi passivi, l’incremento unilaterale del costo del funding deliberato da BCE nella seconda parte del 2022 ai danni di quegli intermediari che, come BCCL, avevano aderito alle facilitazioni offerte a supporto della garanzia di una politica gestionale convintamente orientata all’incremento degli impieghi sul proprio territorio di competenza.
- il dato delle commissioni nette conferma il buon andamento del 2021 e segna un aumento del 8,19% a testimonianza della capacità dell’azienda di erogare servizi graditi ai soci ed ai clienti.
- Costantemente feconda nel tempo, e così anche per il 2022, si è rivelata la gestione del portafoglio titoli di proprietà il cui contributo reddituale netto è risultato doppio rispetto all’anno precedente ed ampiamente superiore ai 3 milioni di euro
- Il margine di intermediazione su base annua è significativamente aumentato del 36,87%.
- Il risultato complessivo della gestione finanziaria risulta aumentato del 55,56% pur scontando gli effetti, di segno opposto, dati da importanti recuperi di posizioni ammalorate e da quasi 3 milioni di accantonamenti per svalutazione crediti
- Il costo del rinnovo contrattuale della fornitura dei servizi informatici e di back office di Gruppo, unitamente all’impatto congiunto del rinnovo del CCNL delle risorse umane e agli impatti inflazionistici legati alla congiuntura, costituiscono le principali determinanti di un rilevante incremento del 23,45% dei costi operativi; la principale voce rappresentata dalle risorse umane è cresciuta del 12,29%: il dato si accosta ad una sostanziale invarianza delle risorse complessivamente impiegate; le nuove assunzioni, pari al 6% dell’intero organico, hanno ancora una volta interessato in prevalenza la stabilizzazione di profili di brillanti giovani neolaureati, espressione delle speranze del nostro territorio di competenza; questo orientamento gestionale continua a contribuire ad un costo del personale medio procapite ai livelli inferiori di tutto il Gruppo di appartenenza. In corso d’anno il consiglio di amministrazione ha varato eccezionali misure di aiuto spot a supporto del caro vita sperimentato dalle famiglie dei propri dipendenti, investendo una cifra che ha sfiorato di poco i centomila euro; esse si sono caratterizzate per il beneficio fiscale bilaterale di legge portato dalla riforma del welfare aziendale;
- Il risultato presentato racchiude una rilevante componente di costi legati al mantenimento dei Fondi di Garanzia di Categoria e dei Fondi di Intervento di matrice europea per interventi di sistema a sostegno delle banche nazionali in difficoltà. Il costo complessivo di essi anche per il 2022 ha rappresentato una gabella di nessuna utilità per le economie di BCC Lodi, pari all’8% delle spese amministrative complessive dell’anno.
A partire dall’annata contabile 2019 il bilancio di BCCL risulta certificato da KPMG, una delle firme considerate “big four” nel panorama italiano della revisione contabile. In ragione della necessità di allineare gli assetti di revisione della nostra BCC all’esigenza di un comune revisore di gruppo nel corso dell’assemblea di approvazione del bilancio di esercizio 2022 verrà presentata la proposta di switch verso il Revisore Deloitte s.p.a - Valutati gli equilibri tecnici ed economici dell’azienda il Consiglio di Amministrazione di BCC Lodi è orientato a proporre all’approvazione della medesima assemblea ordinaria che approverà il bilancio di esercizio 2022 un dividendo del 5%. Questo saggio rientra nel limite massimo consentito dalla normativa civilistica (art. 2514 codice civile) e di categoria che regola il settore delle cooperative a mutualità prevalente a cui anche BCCL appartiene;
- Nel 2022 BCC Lodi, pur nella perdurante rarefazione di parecchi degli eventi e delle manifestazioni locali, ha distribuito oltre 150 mila euro sul territorio sotto forma di erogazioni liberali e beneficenza. Dal 2009 BCC Lodi ha distribuito utilità, sponsorizzazioni e beneficienza al territorio per una cifra complessiva che sfiora i 4 milioni di euro.
Il commento dei vertici di BCC Lodi
Toni di grande soddisfazione nel commento del direttore generale Fabrizio Periti: «di fatto questo è cronologicamente il primo bilancio di BCC Lodi ed esprime già un risultato economico dalla valenza storica per la tradizione della nostra cooperativa di credito. Siamo stati bravi nel cogliere ogni opportunità offerta dal contesto e a massimizzarla in termini reddituali. Nel corso dell’ultimo biennio abbiamo capitalizzato sia i risultati delle scelte strategiche più recenti -che si sono rivelate vincenti- che un gradimento robusto e crescente da parte delle persone e dei piccoli operatori economici del nostro territorio di riferimento; le cooperative di credito non sono le banche di nessuno se non del territorio in cui sono nate ed al cui servizio devono essere condotte per migliorarne le condizioni sociali ed economiche: non abbiamo mai perso di visto questo mantra semplice ispirando ad esso l’operato della squadra di professionisti del territorio che con me lavorano ed a cui indirizzo, ancora una volta ed anche da queste colonne, un immenso ringraziamento per l’impegno profuso, per l’esserci stati sempre e per le impensabili soddisfazioni che ci siamo voluti togliere nel corso degli ultimi anni, proprio quando da più parti si intonava il “de profundis” alla piccola dimensione delle banche, impossibilitate, a detta di molti esperti, nel proseguire proficuamente a svolgere la loro attività a servizio dei bisogni economici del territorio.
Alla luce dei livelli di redditività e solidità patrimoniale raggiunti sentiamo oggi più che mai forte, soprattutto nel contesto post- pandemico caratterizzato da rigori inflazionistici e restrizioni monetarie indotte da tassi di interesse crescenti, la necessità di interpretare il nostro ruolo di cooperatori del credito ponendo l’intermediario che rappresentiamo al servizio del suo territorio d’elezione, per mettere a terra gli interventi che da più parti il settore pubblico sta ponendo al servizio dei distretti economici sia sotto forma di aiuti che di facilitazioni economiche in ambito PNRR; del pari vorremmo che nessuno dei nostri soci fosse lasciato solo di fronte ai rigori congiunturali che si prospettano: con l’extra reddito derivante dall’aumento dei tassi vorremmo poter scendere in campo anche in soccorso delle famiglie in difficoltà: stiamo infatti valutando, caso per caso, le esigenze che ci vengono manifestate per abbassare l’incidenza del costo del debito rispetto al reddito ai clienti che si troveranno in difficoltà per l’aumento dei costi; metteremo in campo gli interventi consentiti dalle norme a sostegno delle contingenze più gravi. E’ vero infatti che il risparmio è cresciuto ma solo appannaggio delle fasce di reddito medio-alto. Le famiglie a basso reddito soffrono e non riescono più a risparmiare: la durata della stretta che si annuncia finirà per aumentare il divario delle possibilità tra ricchi e poveri; come cooperativa di credito crediamo di dover contribuire ad arginare questa tendenza”.
“Il 2022 è stato un anno di rinnovate soddisfazioni -prosegue il presidente Alberto Bertoli- grazie alla determinazione della direzione e dei dipendenti tutti nonché alle preferenze importanti ottenute, con grande soddisfazione, dai nostri clienti e soprattutto dai nostri soci: lo testimoniano i numeri complessivi di crescita degli aggregati tecnici e della massa dei rapporti nonché i risultati di iniziative importanti come il servizio alla messa a terra degli incentivi edilizi di periodo o i mutui per i giovani. Il nostro istituto continua a mantenere un indice di solidità patrimoniale estremamente elevato rispetto alla media del settore, con un CET1 (Common Equity Tier One) ai vertici della categoria bancaria regionale e di zona. Dopo la pandemia ci si aspettava severi rigori congiunturali ma, per fortuna, non abbiamo dovuto registrare rilevanti ripercussioni; le posizioni creditizie si sono mantenute sotto controllo e tutto sommato la situazione di emergenza è stata gestita in maniera appropriata. Il problema attuale di famiglie e imprese è però rappresentato dalla crescita dei tassi dei mutui. Ad essere particolarmente sotto pressione sono quelli variabili: il consiglio di amministrazione di è già prodigato per strutturare un team di analisi al fine di proporre le soluzioni più efficaci alla nostra clientela affezionata. La nostra BCC, ora più che mai, sa di dover agire da volano per l’economia del territorio creando un circolo virtuoso che abbia inizio con la raccolta e la gestione del risparmio della clientela privata, si alimenti con il reinvestimento delle risorse nell’economia locale attraverso l’erogazione di finanziamenti alle imprese e alle famiglie e si chiuda con il sostegno alla crescita complessiva delle condizioni economiche e sociali del nostro territorio. Per il prossimo triennio abbiamo elaborato un piano operativo stand alone ispirato a criteri gestionali di particolare prudenza in considerazione dell’elevata incertezza dovuta al permanere di fattori di rischio quali i rincari energetici, l’inflazione ed il conflitto in Ucraina. Tre sono gli obiettivi a cui punteremo con decisione per connotare i nostri prossimi mandati: 50 milioni di mezzi propri, a consolidare un indice di patrimonializzazione che conforti sempre di più chi ci onora della sua fiducia e deposita presso di noi il suo risparmio; l’apertura di un presidio territoriale nella città metropolitana di Milano e di uno a Crema, territori questi già oggi oggetto di intensa operatività.
Aspettiamo con soddisfazione i nostri soci numerosi in assemblea il prossimo 28 maggio presso i locali del Parco Tecnologico Padano di Lodi; l’assemblea presenterà duplice veste di assemblea ordinaria e straordinaria per deliberare una piccola e poco significativa modifica statutaria, il cambiamento del revisore, l’elezione di un componente del consiglio di amministrazione e la distribuzione di un rotondo 5% di dividendo lordo”.
Bcc Lodi: risultati 2022 in pillole
- Utile netto record di sempre a oltre 5,4 milioni di euro: +125% rispetto al 2021
- Migliore di ogni tempo la rilevazione del Tier One Capital Ratio a 25,76%
- Proposta di dividendo al 5% lordo a beneficio dell’intera numerosa base sociale, risultata in crescita di oltre il 2,6%, a quota 3.361 soci
- NPL (Non Performing Loans) a fine anno pari al 3,52% del credito erogato lordo; svalutazione complessiva del portafoglio NPL pari a 72,33% (+4% rispetto al 2021). Sofferenze nette: pari a 0.06%, praticamente azzerate; Texas Ratio a 19,51%
- Numero dei rapporti di conto corrente in crescita del 8,1%, le transazioni processate sono cresciute del 12,76%
- Erogati 251 mutui per un totale di 35,5 milioni di euro: di essi un centinaio hanno sostenuto l’acquisto di prime case nel nostro territorio di operatività per un erogato complessivo di oltre 12 milioni di euro.
- il territorio di competenza consta di 63 Comuni, erano 36 a fine 2018. E’ allo studio l’opzione operativa di affacciarsi direttamente sulla piazza meneghina e sulla piazza Cremasca.