Può accadere che, successivamente all’acquisto di un’autovettura, quest’ultima inizi a manifestare dei problemi che ne costringano il ricovero presso autofficine per lungo tempo.
Come comportarsi se si acquista un’autovettura rivelatasi difettosa?
Il Codice del Consumo prevede una serie di rimedi a tutela del consumatore.
È consentito al consumatore chiedere in un primo momento la sostituzione ovvero la riparazione del bene, e solo qualora ciò non sia possibile, ovvero sia manifestamente oneroso, può richiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.
In simili situazioni il consumatore, infatti, può richiedere, a sua scelta, una congrua riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto ove ricorra una delle seguenti situazioni: la riparazione e la sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose; il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro un termine congruo; la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato notevoli inconvenienti al consumatore.
Sul punto, gli Avvocati Alessandra Giordano ed Elena Laura Bini richiamano la recente statuizione della Suprema Corte di Cassazione, n 25417 del 26/08/2022 nella quale viene confermato che può essere accolta la richiesta di risoluzione del contratto, pur dopo che il bene sia stato oggetto di vari tentativi di riparazione.
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