I prodotti lodigiani trainano la ripresa dell’export alimentare

I prodotti lodigiani trainano la ripresa dell’export alimentare

L’agroalimentare lodigiano nei primi 3 mesi di quest’anno è cresciuto del 22,8%, in testa i prodotti lattiero caseari

Va a gonfie vele l’export dell’agroalimentare lodigiano che nei primi tre mesi di quest’anno è cresciuto del 22,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo un valore di 120 milioni di euro. Una crescita imponente e una quota superiore a quella della media nazionale.

Al primo posto tra le esportazioni lodigiane ci sono i prodotti lattiero caseari che raggiungono un valore di quasi 90 milioni di euro con un incremento dell’export verso il mercato francese e statunitense. Seguono frutta e ortaggi (13,5 milioni di euro) e la carne lavorata e conservata (quasi 9 milioni).

L’ottimo stato di salute dell’export alimentare è descritto dalla Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, i cui dati raccontano di un settore in espansione che va di pari passo al quadro nazionale dove nel primo trimestre 2022 il cibo made in Italy ha registrato un balzo del 21,5% toccando un record storico per le esportazioni alimentari.

Da una ricerca di Assolombarda diffusa nel febbraio scorso già emergeva che il tessuto produttivo lodigiano fosse in ripresa. Risultava infatti che nei primi 9 mesi del 2021 l’export fosse cresciuto del 10,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, doppiando persino la media lombarda ferma al 4,8%. E tra i settori trainanti venivano elencati l’agroalimentare, la farmaceutica, l’elettronica e la meccanica.

«Se il trend positivo verrà mantenuto – sottolinea Coldiretti – l’agroalimentare italiano nel mondo potrebbe superare i 60 miliardi nel 2022. Un altro record storico».

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