Cristian Ciardi, giornalista piemontese che stiamo seguendo nel suo percorso verso Camino de Santiago, arriva a Portomarin e ci racconta la storia di questo villaggio particolare.
È sicuramente una delle tappe più significative del Cammino di Santiago, in quanto si arriva al mojón dei -100 chilometri a Santiago de Compostela.
Partenza poco prima delle 7, usciamo da Sarria e al termine di una discesa molto ripida attraversiamo un vecchio ponte romano.
Costeggiamo per un tratto la ferrovia e poi attraverso un fitto bosco con alberi secolari affrontiamo una salita che ci conduce al piccolo pueblo di Barbadelo.
Ci godiamo l’alba e proseguiamo. La temperatura per l’orario è apprezzabile anche se non promette nulla di buono. Sono previste per tutta la settimana temperature vicine ai 40ºC.
Dopo aver fatto colazione un paio di paesini più avanti (Barbadelo era super affollato) riprendiamo il Cammino.
Da Sarria il numero di Pellegrini che si incontra è decisamente cresciuto, questo perché bastano gli ultimi 100 chilometri per ottenere la Compostela.
Per chi può disporre di pochi giorni di ferie è l’opzione migliore. Ma tra i pellegrini che invece hanno già alle spalle più di 700 chilometri, queste persone non sono molto ben viste e per questo vengono chiamati in maniera un po’ dispregiativa “turigrini”. La crasi tra turisti e pellegrini.
Il turigrino lo riconosci principalmente perché ha le gambe ancora bianchissime, è super allegro, ha un buon passo e soprattutto non saluta. 🤣🤣🤣
L’allegria e l’entusiasmo ci pervadono quando raggiungiamo il majón dei 100 chilometri, ma dura giusto per un paio di chilometri, poi l’acido lattico accumulato in circa un mese di Cammino ci riporta alla realtà. Le gambe sono dei pezzi di legno e le salite e poi le discese sono sempre in agguato per accentuarne l’elasticità ormai perduta.
Nonostante tutto, la tappa è piacevole, anche perché oggi ho un compagno di viaggio nuovo, Eduardo. Mio coetaneo, “gallego” di Vigo con cui ho iniziato a chiacchierare da dopo la colazione. Insieme arriviamo a Portomarin, il fine tappa di oggi.
Portomarin ha una storia particolare.
Nel medioevo sorgeva sulle rive del Rio Miño, accanto al ponte romano che attraversava il fiume. Da sempre tappa del Camino di Santiago, nei primi anni ‘60 tutto il paese venne spostato sul vicino Monte Cristo per la costruzione della diga di Belesar. Il vecchio paese di totalmente sommerso, eccezion fatta per la chiesta di San Nicolas che venne ricollocata, spostandola pietra per pietra, nella nuova piazza del paese. Su alcune di queste ancora sono ben visibili i numeri impressi per poter ricostruire la chiesa.
Nei periodi di secca, e questo sicuramente lo è, sono ancora ben visibili i ruderi delle vecchie abitazioni sommerse dal Rio Miño.
Una versiona spagnola della nostra Curon.
Cristian Ciardi, giornalista impegnato nel Cammino di Santiago
Cristian, che si è fermato all’albergue di Portomarin, è finalmente sceso sotto i 100 chilometri dalla sua meta.
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