La seconda ondata della pandemia ha determinato anche per alcuni anche una contrazione dei redditi.
Sono molte le situazioni: c’è chi, per effetto delle misure di contenimento, non sta lavorando oppure sta lavorando meno.
Come pure c’è chi, a causa della crisi economica generata dall’emergenza sanitaria, è stato messo in Cassa Integrazione, se non ha addirittura perso il lavoro.
In questa situazione, i più colpiti sono le famiglie di genitori non conviventi, i quali si trovano a fare i conti con un obbligo mensile per la contribuzione al mantenimento del figlio.
Ci sono così molti genitori che si trovano nella difficoltà di mantenere i propri figli a causa proprio della diminuzione patrimoniale subita per l’effetto della pandemia.
In questa situazione il genitore può depositare l’istanza di riduzione dell’assegno di mantenimento, corredata da documentazione comprovante la contrazione reddituale a causa del Covid-19, onde vedersi ridurre il contributo di mantenimento.
In favore di questa possibilità possono citarsi alcune pronunce della Suprema Corte e, da ultimo, la sentenza del 25 giugno 2020 di un Tribunale lombardo, il Tribunale di Monza.
Quest’ultima pronuncia ha infatti statuito che è meritevole di accoglimento la richiesta di riduzione del contributo di mantenimento dei figli proposta dal genitore che abbia sofferto una diminuzione di reddito a causa del Covid-19.
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