Lunedì 10 febbraio alle ore 10 nel Giardino di via Grandi dove è stato eretto un monumento commemorativo, si terrà un momento di riflessione e di preghiera. Sarà presente Piero Tarticchio, scrittore e pittore, esule di Gallesano in Istria vicino a Pola, ora residente a Segrate. Tarticchio fu costretto all’esodo, nel 1947, dai partigiani del maresciallo Josip Broz Tito, che uccisero e gettarono nelle foibe sette suoi parenti, tra cui il padre e il cugino di suo padre, don Angelo Tarticchio, sacerdote. Tarticchio, già presidente del Centro di Cultura Giuliano – Dalmata, riporterà la testimonianza delle tragiche vicende familiari.
Martedì 11 febbraio alle ore 21 al Centro Verdi di via XXV Aprile si terrà il recital “Il dramma delle foibe”
con Natalya Chesnova – Fisarmonica
e Nicola Portonato – Voce narrante
Il racconto della situazione drammatica di tutti coloro che, in quanto Italiani, e solo in virtù di questo, si sono trovati nella morsa di violenza e di rappresaglie che poco o nulla avevano a che fare con la lotta all’oppressione fascista. E di chi, slavo ma “compromesso” con gli Italiani da legami di parentela, lavoro, semplice amicizia, si è trovato a condividerne la sorte.
Si parte da testimonianze di persone scampate alla foiba per arrivare allo strazio di chi ha dovuto lasciare tutto e partire esule, abbandonando quella che in fondo era la sua patria di adozione.
E lo scenario, il Carso, questa regione meravigliosa, che si fa teatro delle azioni inumane di Uomini verso altri Uomini. Le foibe, che in origine erano soltanto la testimonianza del lento e inesorabile agire delle forze della Natura nel plasmare un territorio, diventano lo strumento e il simbolo della tragedia.
I testi recitati e letti sono accompagnati da un commento musicale che, oltre ad avere lo scopo evidente di sottolinearne i tratti emotivi, vuole anche esprimere il potere lenitivo e curativo della musica, e dell’arte in generale, che con il senso del bello che le è proprio fa da contrasto alle brutture troppo spesso manifestate dall’operato dell’uomo.
L’ingresso è libero
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare alle due iniziative, volute per non dimenticare il passato e per farne tesoro per l’oggi e il futuro, soprattutto in questo momento in cui l’odio e la violenza contro l’altro continuano a generare azioni terribili che sopraffanno il diritto alla libertà, la solidarietà umana e l’amore per il prossimo.
Informazioni e contatti:
Comunicazione
Comune di Segrate – Via I Maggio
Tel. 02.26902212 – 333