Silvio Pasotti Pop’60, la mostra di Segrate

Silvio Pasotti Pop’60, la mostra di Segrate

Si inaugurerà sabato 20 ottobre alle 18 al centro culturale Giuseppe Verdi di via XXV Aprile la mostra “Silvio Pasotti Pop’60. Intorno al fregio del Municipio di Segrate”. L’iniziativa è patrocinata da Regione Lombardia e Città Metropolitana di Milano. La mostra sarà accompagnata da un catalogo che offre la prima occasione di ricognizione storiografica sul […]

Si inaugurerà sabato 20 ottobre alle 18 al centro culturale Giuseppe Verdi di via XXV Aprile la mostra “Silvio Pasotti Pop’60. Intorno al fregio del Municipio di Segrate”.

L’iniziativa è patrocinata da Regione Lombardia e Città Metropolitana di Milano.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo che offre la prima occasione di ricognizione storiografica sul lavoro di Pasotti, prendendo le mosse proprio dal fregio di Segrate, indagato a partire dal luogo per cui è nato, per arrivare alla lettura dei singoli elementi. Si allarga quindi alle poetiche della comunicazione di massa anche in relazione con la Pop Art americana, il cui messaggio è ancora perfettamente attuale, e offre una prima sintesi documentata della sua evoluzione stilistica anche alla luce delle occasioni espositive dell’epoca.

Silvio Pasotti (Bergamo 1933) è uno dei pochi artisti profondamente pop del panorama italiano. Nell’uso delle immagini e dei colori -, nella costruzione delle scene, nell’immaginario da cui assume i suoi modelli visivi, come da rotocalco, elaborandoli alla luce di una abilità compositiva che ha radici nel suo lavoro degli anni Cinquanta. Maestro nell’assemblare immagini egli costruisce, come ha notato qualche critico, una sorta di iconologia dell’oggetto quotidiano e del desiderio, non esente da attenzioni a temi sociali, con leggerezza, ironia e fine provocazione”.
La mostra e il catalogo propongono alcuni importanti dipinti di Pasotti degli anni Sessanta, con richiami al lavoro precedente e di poco successivo, utili a indagare i suoi stimoli visivi e gli elementi delle sue composizioni.
Il discorso si articola intorno al fregio “La neomitologia quotidiana”, due grandi pannelli dipinti su alluminio nel 1967 per la sala consiliare del neonato Municipio di Segrate (1963-1966) progettato da Guido Canella, Michele Achilli, Daniele Brigidini e Laura Lazzari. “Si tratta di due composizioni complesse – precisa l’assessore alla Cultura e Ricerca Gianluca Poldi -, spaccato della società dell’epoca, rilevanti per la storia che raccontano e per gli aspetti simbolici, tra i sogni di sviluppo e quelli di libertà di una Italia che vuole proiettarsi nel futuro, negli anni dei voli spaziali e della conquista della Luna, del boom dell’industria, della vita ancora di paese
Lorenzo Fiorucci, Luca Pietro Nicoletti e Gianluca Poldi, curatori della mostra

 

Oltre ai dipinti, si presentano anche alcuni disegni e fotografie, per un totale di più di trenta pezzi con interventi dell’artista, tra cui alcuni inediti. La mostra prosegue idealmente l’affondo critico sulla espressione artistica milanese (e non solo) degli anni ’50-’70, aperto con quella dedicata pochi mesi fa a Nuove immagini, nuovi segni. Opere del Secondo Novecento dal Museo della Permanente di Milano.

Siamo abituati a vedere il duplice fregio di Pasotti da decenni, prima come sfondo delle sedute del Consiglio Comunale, dal 1967 ai primi anni Duemila, quindi, alla riapertura dell’edificio come Centro Culturale Giuseppe Verdi, nel 2013, come sfondo dei numerosi eventi che si tengono nell’Auditorium Arturo Borsari, che di quella sala è la trasformazione. Racconta l’Italia di quegli anni, con le atmosfere cariche di speranza del Boom economico, una certa gioia di vivere e lo sguardo meravigliato volto alle conquiste dello Spazio e della tecnologia, ma senza dimenticare le contraddizioni e i dubbi della civiltà dei consumi che avanza. È però proprio la sensazione di speranza quella che mi pare emerga più forte da queste pitture di un mondo letto con un occhio ironico e infine felice, come un invito a percorrere la storia da protagonisti cercando di essere liberi e di non farsi divorare dalla “civiltà dei consumi” e dalle sue apparenze.
Paolo Micheli, sindaco di Segrate

Informazioni

Silvio Pasotti Pop’60. Intorno al fregio del Municipio di Segrate
20 ottobre al 18 novembre
Centro Culturale Giuseppe Verdi (via XXV Aprile – Segrate)
Tutti i giorni dalle 14 alle 19. Visite fuori orario su appuntamento
Ingresso libero

02/26902335
[email protected]

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